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Dare a Dio tutto l’armadio

"Le nostre vite possono essere viste come dei cassetti in un armadio,” ricorda Esther. “Ogni cassetto rappresenta una sfera della nostra esistenza. A volte diciamo a Dio che può avere questo o quell’altro cassetto, i quali possono rappresentare l’educazione o l’aspetto finanziario della nostra vita, ma ci sono dei cassetti che non Gli concediamo e di cui solo noi possediamo la chiave.”

L’amore per Gesù le è stato mostrato in casa lungo tutta la sua infanzia in Brasile. Tuttavia, solo durante l’adolescenza Esther Amorim è riuscita a comprendere appieno l’impegno che richiede avere una relazione con Gesù. Ora vanta 56 anni e, con la propria famiglia, condivide l’amore di Dio verso gli altri in Portogallo.

Esther viene da una famiglia cristiana e ha dato il suo cuore a Gesù quando era molto giovane. “Mi veniva molto semplice capire il paradiso e Dio, così come il Suo amore e il tema del peccato,” dice Esther. “Quando avevo nove anni ho accettato Gesù e mi sono battezzata, e mi andava bene così”.

Quando aveva circa 15 anni, Esther era in visita da un suo amico. Una rivista cristiana appoggiata sul tavolino le catturò l’attenzione e iniziò a leggerla. “Un articolo particolare della rivista spiegava come le nostre vite possono essere viste come dei cassetti in un armadio,” ricorda Esther. “Ogni cassetto rappresenta una sfera della nostra esistenza. A volte diciamo a Dio che può avere questo o quell’altro cassetto, i quali possono rappresentare l’educazione o l’aspetto finanziario della nostra vita, ma ci sono dei cassetti che non Gli concediamo e di cui solo noi possediamo la chiave.” Esther ricorda come l’autore si focalizzasse su come Dio voglia tutto l’armadio. “Lui vuole tutto, tutti i cassetti. Non puoi dargliene uno e tenerne un altro per te. Devi darGli ogni cosa o non dargliene nessuna perché Dio non vuole solo una o due parti della tua vita.”

L’articolo ebbe un impatto profondo nella vita di Esther. Lei realizzò che, nonostante avesse già donato il suo cuore a Gesù, aveva ancora qualche sfera della sua vita in cui Gesù non poteva entrare. Dopo qualche notte decise di donare ogni singola parte della sua vita a Gesù. “Avevo avuto il tempo di pregare e dissi: Signore, hai il mio cuore e tutto il resto. Non permettere che io abbia il controllo su nessuna area della mia vita; è tutta tua,” disse Esther. Questo rinnovato impegno accese in Esther un desiderio speciale e lei iniziò a cercare Dio con tutto il suo cuore. “È stato come inserire la chiave nella macchina e iniziare a muoversi veramente. Mi sono sentita così in quel giorno. E ho iniziato a chiedermi: come faccio a dare ogni singola cosa a Gesù?”

Fidarsi di Dio in ogni momento

Dopo un anno, Esther fu introdotta al mondo di OM quando un gruppo visitò la sua chiesa e parlò del proprio ministero delle navi. Lei si sentì ispirata ad andare e capì che questo era uno dei modi in cui poteva seguire Gesù con tutto il cuore e donare a Lui tutte le aree della sua vita. Salpò con la Logos nel 1985 e vi lavorò a bordo fino a che non arenò nel 1988.
Al termine del suo periodo sulla nave, Esther tornò in Brasile per studiare in una scuola biblica dove incontrò il suo futuro marito. Un po’ di anni e un paio di figli dopo, decisero di trasferirsi in Portogallo per condividere l’amore di Gesù là. Questa decisione è stata nuovamente frutto di un percorso di rinuncia per Esther. Lasciare indietro il suo paese e iniziare una nuova vita in un altro continente non sarebbe stato facile. Però, Esther ebbe fiducia in Dio in ogni momento.

Lungo l’arco della sua vita, Esther ha sentito Dio chiamarla ad una relazione più profonda con Lui quando era un’adolescente, si è imbarcata sulla nave, si è iscritta ad una scuola biblica e si è trasferita in Portogallo con la sua famiglia. Poi, Dio l’ha condotta in un livello ancora più profondo nella sua vita con Lui quando le ha chiesto di arrendersi ad una vita interamente di preghiera.

All’inizio le sembrava un compito arduo. “Come faccio a rendere la preghiera il mio stile di vita?” si chiedeva Esther. Ma sentì il desiderio di parlare a Dio durante la giornata, essere Sua amica e includerLo negli eventi importanti e insignificanti di ogni giorno. Chiese così a Dio di aiutarla a farlo e a fortificarla nelle conversazioni con Lui.
Dopo essersi esercitata in queste preghiere e conversazioni informali per molte settimane, ci ha preso la mano. Ora è come una seconda natura per lei. Ha potuto vedere molte risposte alle sue preghiere nella vita di tutti i giorni. Che sia nel trovare oggetti persi in casa o nel pregare per le persone smarrite del Portogallo, Esther ha visto Dio compiere gesti grandiosi, sia grandi che piccoli.

Cammino di preghiera

Esther lavora per OM in Portogallo nell’ufficio del personale. Accompagna la squadra in diverse missioni durante l’anno, aiutandoli con l’aspetto logistico e di supporto. Nel 2021, Esther ha organizzato cammini di preghiera per pellegrini cattolici che visitano la cappella di Fatima ogni anno e ha contribuito a organizzare incontri di giovani in tutto il Portogallo.
“Da quando ho iniziato il mio viaggio con Gesù molti anni fa, mi sono sempre chiesta come potessi seguire Gesù con tutto il mio cuore,” rievoca Esther. “Poi mi metto a pregare e a chiedere a Gesù il coraggio e la guida necessari per seguire le Sue orme”. È molto felice della scelta che ha compiuto, cioè di non tenere per sé nessun cassetto ma di dare a Dio tutto l’armadio. In questo modo, è in grado di arrendersi a Gesù e di servire Lui, la sua comunità e le persone che non hanno sentito parlare di Lui in Portogallo.

Foto: PXhere

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