Image
walking_legs.jpg

Passeggiate di preghiera

Zona gialla, zona arancione, zona rossa. Non solo l’Italia, ma in tutto il mondo, si sta vivendo con le limitazioni imposte dalla gestione del Coronavirus. E allora, cosa si fa? Una possibilità sono le passeggiate di preghiera. È un modo semplice in cui si può pregare per un posto. Ci sono tante possibilità  per farlo. Si può fare in gruppo, in due o anche da solo.

Zona gialla, zona arancione, zona rossa. Non solo l’Italia, ma in tutto il mondo, si sta vivendo con le limitazioni imposte dalla gestione del Coronavirus. E la missione? Viaggi missionari non sono possibili al momento, incontri sono limitati o addirittura vietati. Gli incontri online sono belli, ma dopo un po’ ti stanchi di stare ore davanti a uno schermo. E allora, cosa si fa? Una possibilità che abbiamo sperimentato col team di OM in Pisa, sono le passeggiate di preghiera. È un modo semplice in cui si può pregare per un posto. Ci sono tante possibilità  per farlo. Si può fare in gruppo, in due o anche da solo.

Come si fa

La passeggiata di preghiera è proprio quello che fa intendere la parola: fare una passeggiata pregando. C’è forza nel calpestare la terra esaltando il nome di Gesù. Prima di iniziare si può  delineare il percorso o il terreno dove si vuole pregare. Poi, basta iniziare. Camminando si prega con occhi aperti. Forse ti sembra strano, ma per l’altra gente sembra come se stessi parlando con il tuo compagno. Guardandoti intorno lo Spirito santo ti farà notare cose che forse non hai mai notato prima e che ti ispirano a pregare. La “strada delle belle donne”  ci ha spinto a pregare per l'autostima  delle donne e la vera bellezza che viene da uno spirito rivolto a Gesù. Passando davanti ad una casa di riposo, abbiamo pregato per gli anziani, per la loro solitudine e che possano fare una scelta per Gesù prima che sia troppo tardi.

Seguendo un tema

È anche possibile preparare qualche tema. L’ Acqua è un’ immagine che viene spesso usata in vari  modi nella Bibbia: lo Spirito Santo  diventa in noi sorgente di acqua vivente; e nel Salmo 46 si parla di acque che rumoreggiano e diventano minacciose e di un fiume quieto che viene dal trono di Dio ecc.. Noi abbiamo usato questo tema, pregando lungo la riva del fiume Arno che scorre in mezzo alla città di Pisa. Abbiamo visto come il fiume trasportasse rami spezzati dagli alberi e questo ci ha fatto pensare a come Dio porta via i nostri peccati e pesi, ma anche come il diavolo cerca di riportarli dentro la nostra vita.

Seguendo particolarità dell’ ambiente

Statua Chinzica di Sismondi Un’altra passeggiata di preghiera che abbiamo fatto era ispirata dalle varie statue che si possono vedere in giro. C’è per esempio la statua di Kinzica  di Sismondi, che seconda la leggenda, gridava in mezzo alla notte avvertendo i suoi concittadini  e salvando la città  da un attacco dei Saraceni. Ci ha fatto ricordare come anche noi siamo chiamati ad avvertire i nostri concittadini  affinché siano salvati, come è scritto in Isaia 40:9 “Tu, che porti la buona notizia a Sion, sali sopra un alto monte! Tu che porti la buona notizia a Gerusalemme, alza forte la voce! Alzala, non temere! Dì alle  città di [inserire nome della tua città]: “Ecco il vostro Dio!”

Per uno scopo in particolare

Il team dell’ antitratta ha svolto qualche passeggiata di preghiera proprio nei posti dove lavorano i transgender. Era molto difficile entrare in contatto con loro, quindi il team ha deciso di andare in orari in cui i transgender non fossero presenti, pregando per loro che la gloria di Dio possa essere loro rivelata e che le influenze del male si allontanino. Più tardi nei momenti in cui il team andava a visitarle c’ è stata  una più grande apertura e addirittura una di loro ha accettato  Gesù come Salvatore!

Provalo e condividi la tua esperienza

“ la preghiera  del giusto ha una grande efficacia” (Lettera di Giacomo 5:16b)
In tutte le zone dell’Italia, rossa, arancione  o gialla , si può  fare una passeggiata, ovvero ‘ attività motoria’, perchè non usarla  per pregare? Condividete le vostre esperienze con noi, sui social o scrivendoci  su info.it@om.org

Share on