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Street prostitute workplace

Conoscere una situazione, un paese, la Bibbia è diverso da conoscerlo tramite esperienza. Con la esperienza la conoscenza diventa più ampia, più profonda e più reale, come descrive Jonathan, dalgli Stati Uniti, tirocinante con OM per due mesi.

Conoscere una situazione, un paese, la Bibbia è diverso da conoscerlo tramite esperienza. Con la esperienza la conoscenza diventa più ampia, più profonda e più reale, come descrive Jonathan, dalgli Stati Uniti, tirocinante con OM per due mesi.

Il mio mondo è piccolo. Nel globo terrestre sono presenti 195 paesi unici nel loro genere; esistono un’infinità di culture, lingue e gruppi di persone. Per la prima volta, oggi è possibile ricercare su Google uno qualsiasi tra questi paesi e conoscerne la storia. È facile confondere l’accesso all’informazione con la conoscenza che si ha riguardo a un determinato tema, ed è persino facile sentirsi connessi ad alcune questioni che in realtà, però, non abbiamo mai sperimentato ma di cui abbiamo semplicemente letto un articolo al riguardo, una volta soltanto. Sappiamo un po’ riguardo a molte cose e probabilmente, alla fine, sappiamo veramente poco.
Tuttavia, trascorrere sette settimane lavorando con le vittime di tratta a sfondo sessuale mi ha mostrato quanto piccolo sia il mio mondo. E uscire dal mio piccolo mondo, mi ha cambiato.
  

Può essere difficile spiegare tale cambiamento. Alcune delle cose che ho imparato sono più ovvie rispetto ad altre: quando ho potuto vedere con i miei occhi una persona venire comprata per offrire prestazioni sessuali, è stato impossibile negare che la tratta a sfondo sessuale sia una reale e moderna ingiustizia. È stato inoltre impossibile negare che la donna con la quale abbiamo lavorato era una persona avente gli stessi bisogni, paure, desideri e interessi di chiunque altro. La gravità della cattiveria e sofferenza umana era ovvia, ma mi ha costretto a riconoscere il controllo di Dio. Se Egli è presente anche nelle peggiori delle situazioni, sicuramente sarà presente anche in tutte le altre.
   

L’esperienza a Pisa ha cambiato il mio modo di intendere Dio e di vederlo più chiaramente come Colui che provvede ad ogni nostro bisogno. Per la prima volta nella mia vita mi sono trovato ad essere l’unico americano all’interno del contesto in cui ero, ma Dio mi ha subito procurato una comunità. La chiesa a Pisa ha ampliato il mio mondo e desidero incoraggiare chiunque si dovesse trasferire oltreoceano (per collaborare con un ministero o per qualunque altro motivo) a cercare una chiesa e a conoscere nuove persone. Prendi l’iniziativa: è di gran lunga migliore costruire un qualcosa che poi ti dispiacerà dover lasciare che perderti totalmente la possibilità di instaurare una relazione. Se ti trovi in questa posizione, allora rischia. Mangia il cibo che ti sembra strano. Prova a ordinare qualcosa da solo, senza l’aiuto di nessuno. Cammina per la città fino a che non avrai acquisito un buon senso dell’orientamento. Soprattutto, più che aumentare la tua autostima, confida maggiormente in Dio. Prega per ogni cosa che incontri. Digiuna prima di arrivare nel nuovo paese. Chiedi a Dio di accompagnarti; ricercalo e Lui risponderà.
  

A mano a mano che il tuo mondo si amplia, preparati a sentirti stanco. Adattarmi alla vita in Italia è stato più difficile mentalmente che emotivamente. Il tuo cervello cercherà di dare un senso ad ogni parola straniera che sentirai, il tuo corpo si dovrà adattare al nuovo fuso orario e avrai semplicemente meno energie per diverse settimane, sia all’arrivo che al rientro a casa. Preparati ad essere cambiato dalle persone e dalla cultura intorno a te, non avere paura di adottare nuove abitudini che porterai a casa con te al tuo rientro. Preparati ad essere spinto fuori dalla tua zona di comfort, ma ricordati che lo Spirito Santo ti accompagna, non importa quanto tu ti senta lontano dalle tue sicurezze.
    

Nel mezzo della preparazione, del cambiamento, dell’adattamento e delle nuove esperienze vissute, ho percepito che il mio mondo si stava allargando e non parlo solamente dell’Italia, ma soprattutto del Regno di Dio. Il ministero è un’opportunità per mostrare alle persone chi è Gesù, lo stesso Gesù che ha (geograficamente) vissuto vicino all’Italia e che ha dichiarato l’arrivo del Regno di Dio. Invitare altre persone a conoscere Dio ci permette di vederlo in maniera diversa. Assistere con i miei occhi al momento in cui una vittima di tratta a sfondo sessuale ricevere il dono della salvezza di Dio, proprio lì sulla strada, mi ha insegnato molto, sebbene questo sia un frutto del ministero al quale Dio ci ha chiamato. Ho compreso che il ministero non è opera nostra; è il nostro modo di partecipare all’opera di Dio. Egli è Colui che cambia le vite. Soprattutto quando si tratta di un ministero a breve termine, è probabile che la persona che venga maggiormente cambiata sia tu in qualità di membro, piuttosto che coloro che servi.    
    

Sebbene sia continuamente umiliato da quanto io debba ancora sperimentare di questo mondo, ogni giorno trascorso a Pisa ho visto come Dio abbia accresciuto la mia empatia e la mia comprensione di nuovi aspetti della sua creazione. Grazie alle esperienze vissute ho imparato di gran lunga di più rispetto a quello che avrei potuto apprendere da un libro relativo alla vita, alla cultura e alla fede italiana. Non so dove Dio mi porterà in futuro, ma ora conosco i limiti del mio mondo e sono certo che mi porterà a superarli. Se anche tu hai compreso i limiti del tuo mondo (riguardanti il tuo comfort e il tuo senso di sicurezza) allora sorpassali. Sarai sorpreso di vedere i modi in cui Dio ti trasformerà attraverso il semplice atto di allargare leggermente di più il tuo mondo.

Per maggiori informazioni sul lavoro di OM Italia tra le vittime di tratta a sfondo sessuale e come puoi aiutare clicca qui

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